Lo scorso 2 marzo 2022 l’ISTAT ha presentato, insieme all’Istituto Superiore di Sanità, il Settimo rapporto relativo alle caratteristiche dell’epidemia da Covid-10 e del suo impatto sulla mortalità totale in Italia nel biennio 2020-21.

Secondo lo studio, da inizio pandemia, due anni fa, nel marzo 2020 al gennaio 2022 si riscontra un eccesso di mortalità totale di circa 178.000 persone; in particolare nel 2020 il totale dei decessi per complesso di cause è stato il più alto mai registrato in Italia dal secondo dopoguerra. L’aggravio della mortalità si è manifestato più pesantemente nel 2021, a fronte di circa 11 milioni di persone contagiate nei due anni di emergenza sanitaria.

Si rileva un incremento dell’eccesso di mortalità soprattutto nelle regioni del centro Italia (+1%) e del Mezzogiorno (+4,8%), mentre al Nord, pur colpito più gravemente dalla prima ondata pandemica nel 2020, si nota una diminuzione dei decessi. La classe di età più colpita è quella degli over 80 anni, che ha fatto spegnere circa 455.000 persone, con il 72% in più di eccesso di mortalità rispetto agli anni 2015-2019.

 

Per approfondire lo studio, si rimanda al link https://www.istat.it/it/archivio/266865 e alla sintesi dei contenuti su https://www.istat.it/it/files//2022/03/SINTESI-7-RAPPORTO-ISTAT-ISS-2-MARZO-22.pdf

 

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