Con riferimento anche ai recenti fatti di cronaca che riportano un fenomeno crescente e allarmante relativamente alla devianza minorile, nei giorni scorsi il Ministero della Giustizia ha pubblicato un’analisi dal titolo “Minorenni e giovani adulti in carico ai Servizi minorili”. Il dossier mette in fila i dati relativi ai giovani tra i 14 e il 25 anni che hanno commesso dei reati penali negli ultimi anni, pari a circa 14mila minori, di cui oltre 12mila di genere maschile.

I reati commessi sono soprattutto contro il patrimonio, quindi furti, rapine, danni, ricettazione, estorsioni e truffe. Seguono poi i delitti contro la persona, come lesioni personali volontarie, minacce, violenze sessuali, violenza privata, atti persecutori e stalking, percosse, sfruttamento della pornografia minorile, fino all’omicidio volontario tentato o consumato.

Non mancano i reati contro l’incolumità pubblica (stupefacenti e incendi) e contro le istituzioni (violenza e resistenza a pubblici ufficiali).

Le cause che generano questi fatti vanno individuate soprattutto dalla problematica dell’emarginazione sociale e dalla rabbia che scaturisce dal disagio sociale. Inoltre, i giovani sono esposti al web, dove la carica di violenza e aggressività è significativa e crea un fenomeno di emulazione.

 

Per leggere i dati ufficiali si rimanda al sito del Ministero della Giustizia, al link https://www.giustizia.it/cmsresources/cms/documents/Analisi_Servizi_minorili_15.01.2023.pdf

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