Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato un nuovo pacchetto di leggi che mirano a contrastare il divario retributivo tra i generi (gender pay gap in inglese), in modo che sia resa più difficile la discriminazione tra uomini e donne in campo retributivo. Le nuove leggi impongono che le strutture retributive siano basate su criteri neutrali rispetto al genere, sia nel settore privato che in quello pubblico. Inoltre, dovranno essere introdotti dei sistemi di valutazione o classificazione professionale neutri sotto il profilo del genere, così come dovranno esserlo gli avvisi di posto vacante e la denominazione delle posizioni lavorative. Infine, i processi di assunzione dovranno essere condotti in modo non discriminatorio.

I Paesi UE dovranno, inoltre, introdurre sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive per i datori di lavoro che non rispettano le regole. Un lavoratore o una lavoratrice che abbia subito un danno a seguito di una violazione delle norme avrà il diritto di chiedere un risarcimento.

Infine, sarà vietato il segreto salariale, ovvero i lavoratori e i loro rappresentanti avranno il diritto di ricevere informazioni chiare ed esaurienti sui livelli retributivi individuali e medi, suddivisi per genere.

 

Per leggere altre informazioni in merito all’approfondimento Coldiretti, si rimanda al link https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20230327IPR78545/gender-pay-gap-nuove-misure-vincolanti-del-pe-sulla-trasparenza-retributiva

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