L’Istat ha presentato nei giorni scorsi i primi risultati della seconda edizione del Censimento permanente delle Istituzioni non profit, relativamente al 2021 e coinvolgendo oltre 100mila soggetti, nel quadro delle valutazioni permanenti relative alle unità economiche.

L’intento è quello di cogliere le peculiarità, il ruolo e la dinamicità di un settore strategico come il non profit in Italia, fornendone un quadro statistico ufficiale e affidabile, che evidenzi gli aspetti caratteristici e specifici del settore come le attività svolte dalle istituzioni no profit e i loro destinatari, le dimensioni economiche, le reti di relazioni, la comunicazione e la raccolta fondi, l’innovazione sociale, ma alcune tematiche più generali come la responsabilità sociale, gli obiettivi di sviluppo sostenibile, la digitalizzazione e le conseguenze provocate dalla recente emergenza sanitaria da Covid-19.

I risultati presentati riguardano anche aspetti tematici di particolare rilevanza relativi alle attività svolte dalle istituzioni non profit orientate a categorie sociali portatrici di disagi specifici, fragili e/o vulnerabili, le reti di relazione che le istituzioni strutturano sul territorio e il loro processo di digitalizzazione. Sono stati diffusi, inoltre, i dati relativi ai volontari impegnati nel settore nel 2021.

 

Per approfondire i dati, si rimanda al testo integrale del report, raggiungibile al link https://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/le-equilibriste-la-maternita-italia-nel-2023.pdf

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