La Caritas Italiana ha recentemente presentato il suo 21° Rapporto su povertà ed esclusione sociale dal titolo “L’anello debole”. Mettendo in risalto le difficoltà economiche delle famiglie, la ricerca sottolinea come non esista un solo tipo di povertà, ma vi siano delle categorie sociali più esposte alla difficoltà di vario tipo.

I più fragili sembrano essere i giovani, colpiti dalla difficoltà familiare di ricevere sostegno e aiuto per una crescita sociale. Infatti, secondo i dati, una persona che nasce in una famiglia povera difficilmente riesce a raggiungere un livello medio di reddito. Si rafforza, poi, la consueta correlazione tra stato di deprivazione e bassi livelli di istruzione. Cresce, infine, il peso di chi possiede al massimo la licenza media, che passa dal 57,1% al 69,7%; tra loro si contano anche persone analfabete, senza alcun titolo di studio o con la sola licenza elementare.

Gli stati di bisogno riguardano anche i lavoratori poveri e stranieri, che rappresentano circa il 30% degli utenti che si rivolgono alla Caritas.

La notizia è rinvenibile sul sito della Caritas, nella versione integrale del Rapporto al link https://www.caritas.it/wp-content/uploads/sites/2/2022/10/rapportopoverta2022b.pdf oppure nella versione sintetica al link https://www.caritas.it/wp-content/uploads/sites/2/2022/10/sintesi_rapportopoverta2022.pdf

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