All’aumento delle bollette di energia elettrica e gas, si somma anche il costo della benzina, arrivata a superare in questi giorni i 2 euro al litro. Secondo alcuni, gli aumenti della benzina sarebbero il frutto di una ingiustificabile speculazione economica, che arricchisce pochi.

In ogni caso, il rincaro sta mostrando degli effetti molto negativi soprattutto nel settore degli autotrasportatori, direttamente colpiti dagli aumenti vertiginosi del carburante, il cui costo ricade sulla collettività in ogni ambito della vita quotidiana (dalla spesa al supermercato alla bollette, ecc.).

Per far fronte a questa difficoltà, il Governo sta studiando un taglio sul costo vivo di circa 15 o 20 cent al litro, che dovrebbe essere attuato in qualche settimana.

Nel frattempo, secondo le stime, la spesa per il diesel è più alto di circa il 60% rispetto al 2021, mentre l’aumento della benzina è di circa il 46%. In base ai simulatori, una famiglia potrebbe arrivare a spendere quasi oltre 1.000 euro in più in un anno. Si tratta di un costo che si scarica inevitabilmente sulle famiglie che non possono fare a meno dell’auto e che devono fare i conti con una spesa salatissima, che inciderà negativa sulla loro capacità di acquisto di altri prodotti e servizi.

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